Fonti: lo strumento è ispirato ad una raffigurazione fiamminga del sec. XV ( Jan Van Eyck, La fontana della Vita)
Estensione: fa3 – fa5 (due ottave, senza il primo fa#) (corrisponde al
flauto contralto)
Tastiera: i tasti, di bosso (diatonici) e albicocco (cromatici), hanno dimensione
simile a quanto rilevabile dai manoscritti sul clavisimbalum di Arnaut de Zwolle
(1440). I tasti sono imperniati con pergamena e agiscono su pironi di ottone.
Materiale fonico: canne in lega stagno piombo (30% Sn) ben intonate e con timbrica
adeguata ad uno strumento di piccola taglia. Le misure delle canne sono state
ottenute consultando tabelle riguardanti studi su questo genere di organi. I
manicotti sulla sommità delle canne consentono una accordatura secondo
qualsiasi temperamento e corista.
Volume del mantice: consente l’esecuzione di circa due ritornelli consecutivi
di brani con lunghezza media (es. Laudario di Cortona)
Mobile: interamente in castagno, è costruito senza uso di compensati
o surrogati del legno massello. E’ assemblato ad incastro: le uniche viti
– eventualmente sostituibili con nottolini di legno – chiudono il
fondo della segreta nella parte inferiore dello strumento (non visibili).
Dimensioni e peso: 67cm (altezza), 37cm (larghezza), 23cm (profondità);
5,8 Kg
Su richiesta: custodia imbottita con tracolla; custodia di legno con maniglia,
cinghia per uso processionale.
Organa
di Walter Chinaglia – www.organa.it