VII SETTIMANA DELLA CULTURA 16/22 MAGGIO 2005
Organi della Provincia della Spezia

SCUOLE ORGANARIE NEL TERRITORIO SPEZZINO

La scuola ligure

I Roccatagliata - Ciurlo

Famiglia di organari di S. Margherita Ligure, principali rappresentanti della scuola organaria ligure, attivi in Liguria e Piemonte nei secoli XVII e XVIII, costituita da Tommaso I (1647-1735) capostipite, che nel 1674 lavora nel Duomo di Orvieto in qualità di giovane aiutante del gesuita fiammingo Willem Hermans per lavori di restauro, da suo figlio Lorenzo (1686-1748) e dal nipote Tommaso II (1725-1798). Nelle loro opere è manifesta la derivazione da Hermans, particolarmente per alcune soluzioni costruttive e tipologia di registri tipicamente d'oltralpe e portati in Italia dall'organaro fiammingo.

È da notare che a circa un secolo di distanza un altro artefice fiammingo sarà presente in territorio ligure e precisamente a Monterosso: si tratta di Padre Bonaventura da Bruxelles, laico minore osservante di S. Francesco, che lavorò nella Chiesa Parrocchiale di Monterosso e nel Santuario di N.S. di Soviore nel 1742. Purtroppo non disponiamo più degli strumenti da lui realizzati, né conosciamo la ragione per cui venne chiamato. La notizia è comunque importante perchè si ricollega ad altre figure di organari itineranti provenienti d'oltralpe che ebbero modo di lavorare in territorio ligure (e di altre regioni) sulla scia dei «maestri tedeschi» quali il già citato Hermans e Giorgio Steiniger, quest'ultimo attivo proprio a Sarzana.

Attribuibili ai Roccatagliata si conservano, nei territori della Spezia, due strumenti: Bolano, Oratorio dei SS. Antonio e Rocco e Carpena di Riccò del Golfo, Parrocchiale di S. Nicolò.

La famiglia Ciurlo, originaria di Genova ed attiva già a partire dal 1768, si unisce ai Roccatagliata avendo Luigi Ciurlo-Roccatagliata (1751-1816) sposato Maria Camilla figlia di Tommaso II Roccatagliata; egli è l'anello di congiunzione e rappresenta il punto di confluenza delle esperienze costruttive delle due famiglie organarie, a lui si deve la realizzazione dello strumento forse più impegnativo, almeno nella struttura, tra quelli costruiti da questa famiglia: ci si riferisce a quello collocato nel 1793 a Chiavari nella Chiesa di S. Giacomo di Rupinaro e caratterizzato dalla presenza di un corpo d'organo positivo tergale posto nel parapetto della cantoria, che si rivela come unicum nel panorama organario ligure dell'epoca.

Con Marcello Ciurlo (1787-1855), figlio di Luigi, la scuola organaria ligure, il cui inizio possiamo datare 1674, può essere considerata conclusa; non va comunque dimenticato che, tramite un ulteriore rapporto di parentela con i De Ferrari, organari genovesi, la tradizione costruttiva Roccatagliata-Ciurlo-De Ferrrari giungerà fino ai primi decenni del XX secolo, espletandosi esclusivamente in Corsica.

Di Luigi Ciurlo-Roccatagliata disponiamo in zona di due strumenti, il primo collocato nella Parrocchiale di Fezzano di Portovenere e l'altro nel Chiesa di S. Bartolomeo a Ponzano Inferiore di S. Stefano Magra, e probabilmente anche di un terzo a lui attribuibile e che si trova nella Parrocchiale di Maissana.

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I Piccaluga

Filippo Piccaluga (1719-1779) organaro genovese, fu attivo in Liguria e Piemonte, coadiuvato dal figlio Felice (1740-1775), morto in giovane età. Ebbe come socio Lorenzo Musante che fu anche suo esecutore testamentario. Realizzò anche 3 organi a due tastiere: la tipologia costruttiva è comunque molto simile a quella impiegata dagli altri esponenti della scuola organaria ligure Roccatagliata e Ciurlo.

A Bonassola, nella Parrocchiale, si conserva un suo pregevole organo positivo attualmente posto nel coro. Anche la parte antica dello strumento di Vezzano Ligure inferiore è sicuramente opera di Filippo e Felice Piccaluga.

[G. Bertagna, S. Chierici]

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