VII SETTIMANA DELLA CULTURA 16/22 MAGGIO 2005
Organi della Provincia della Spezia

SCUOLE ORGANARIE NEL TERRITORIO SPEZZINO

La scuola toscana

I Tronci e gli Agati

Due fratelli Tronci di Pistoia, Antonio (1704-1791) e Filippo (1717-1788) allievi e poi soci del lucchese Domenico Francesco Cacioli, si mettono finalmente in proprio. E' questa la prima di ben cinque generazioni di organari, perché seguiti, nell'ordine, da Benedetto (1756-1821) figlio di Filippo, da un secondo Filippo (1755-1847) nipote di Benedetto (figlio del fratello Luigi), dai fratelli Luigi (1823-1911) e Cesare (1827-1847) figli di Filippo e, ultimo, da un terzo Filippo (1848-1918). Attivi soprattutto in Toscana, Emilia-Romagna e Lazio, lasciarono loro opere anche in Liguria, nel periodo intercorrente fra gli ultimi anni del XVIII ed i primi tre decenni del XIX secolo.

Fra gli strumenti realizzati in zona si ricordano in particolare gli organi a due tastiere costruiti nel 1799 per il Santuario di N.S. degli Angeli ad Arcola e nel 1825-27 per la Chiesa di S. Andrea di Sarzana, trasferito nel 1840-45 a Ponzano Superiore di S. Stefano Magra.

Il pistoiese Pietro Agati (1735-1806), formatosi alla scuola del bolognese Filippo Gatti, è l'iniziatore dell'altra stirpe di organari pistoiesi. Infatti la sua opera venne continuata dal figlio Giosuè (1770-1847) e dal nipote Nicomede (1796-1885) figlio di Giosuè. I rapporti fra le due famiglie degli Agati e dei Tronci furono sempre all'insegna di una continua concorrenza per la supremazia, conclusasi a pari merito quando Nicomede cede nel 1883 la propria fabbrica al rivale Filippo Tronci, sommando nella numerazione le opere realizzate fino ad allora, e dando origine alla nuova ragione sociale «Ditta Agati-Tronci».

Ambedue le famiglie si orientarono verso un organo caratterizzato dagli insegnamenti assimilati dall'esempio di Hermans, che fu attivo anche a Pistoia, applicando un equilibrio fra le sonorità tradizionali dell'organo italiano, cioè quelle del Principale, del ripieno, del Flauto, con i timbri nuovi  e di colore più contrastante dei registri cosiddetti «di concerto», cioè delle ance, dei vari Flauti, specialmente in quinta e tappati, ma soprattutto dello sgargiante Cornetto che diventerà il loro segno distintivo.

I Tronci e gli Agati costruirono non solo per la Toscana e per altre regioni italiane (Liguria, Emilia-Romagna, Lazio), ma anche per la Corsica e per il sud est della Francia, per il Medio Oriente e per l'America latina. Nella zona della Spezia 23 sono gli organi Agati e Tronci costruiti fra il 1786 ed il 1897.

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I Paoli

Famiglia di organari toscani il cui fondatore, Michelangelo (1777-1854), apprese l'arte presso l'organaro Michelangelo Crudeli di Lucca. Nel 1808 aprì un laboratorio per la costruzione di organi a Campi Bisenzio (Firenze), che sarà  la sede stabile anche per i suoi discendenti.

Tra i suoi numerosi figli e nipoti, Lorenzo (1820-1904), Raffaello (1822- ?) e Felice (1849-?) si trasferirono verso la metà del secolo a Chiavari, aprendo una fabbrica per la costruzione degli organi destinati alle chiese ed oratori liguri, e restaurando  ed ampliando strumenti preesistenti rispettandone le caratteristiche e particolarità timbriche e meccaniche. Successivamente aprirono laboratori anche a Recco e a Sampierdarena.

Nel territorio spezzino i Paoli collocarono 12 strumenti.

[G. Bertagna]

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